
Di fondazione latina, Ceprano è identificata dagli storici come il vecchio insediamento di Fregellae, congiunzione tra la Via Latina e il punto di attraversamento del “fiume Verde” Liri, come lo chiamò Dante nella sua opera più famosa, la Divina Commedia, mediante un ponte. In realtà, la vecchia Fregellae fu utilizzata come cantiere per la costruzione di Fregellanum, dove appunto sorge la Ceprano moderna.
In epoca medievale, Ceprano acquisì molta importanza in ambito militare, grazie alla sua posizione strategica. E’ impossibile non parlare di storia quando si menziona questa cittadina, in quanto ci furono molti avvenimenti rilevanti, come l’assoluzione di Federico II dalla scomunica, o come il Re Manfredi di Svevia che attraversò il ponte reggendo le briglie del cavallo papale, in segno di sottomissione (da qui la citazione di Dante, in quanto si credette che i resti del re furono seppelliti sotto il ponte del Liri), oltre ad avere dato i natali a numerose personalità illustri, come lo scrittore Antonio Spinosa.
Dopo la Guerra e la ricostruzione, Ceprano conserva poche tracce del suo abitato antico, nonostante l’abitato sia abbastanza armonioso. Di antica tradizione agricola, la cittadina ha sviluppato il settore dell’energia elettrica e della metallurgia, oltre che il settore terziario. Gode di strutture ricettive di ogni tipo, inclusi i ristoranti e gli altri edifici dedicati alla ristorazione.
Su un colle si può ammirare il Santuario della Madonna del Carmine. Di particolare pregio, la chiesa-convento di Sant’Antonio Abate è un chiaro esempio di arte cinquecentesca. Edificato lungo la Via Latina, l‘interno ha un’unica navata dove si possono ammirare opere pittoriche e scultoree, come la tela della Vergine del Carmelo. Di importanza storica è la Chiesa di Santa Giusta, dove Papa Gregorio VII investì il Re di Sicilia.
Gran parte del territorio di Ceprano è sotto salvaguardia archeologica, in quanto si stanno effettuando degli scavi per riportare alla luce l’antico insediamento di Fregellae. Gli esperti del settore hanno nominato la zona Antiquarium. I molto reperti recuperati sono già visibili preso il Museo Archeologico locale, sito nel Palazzo Comunale.
Se si parla di Ceprano, si deve menzionare Argil, per gli esperti, Homo Cepranensis. Si tratta del più antico fossile umano che si sia mai ritrovato scoperto per caso, per i suoi ingenti danni fu problematico sia il suo trasporto. Ci vollero ben 5 anni di ricostruzioni dei frammenti e di studi per capire che l’Argil risale a 900 mila anni fa. Ha un cranio di ingenti proporzioni: probabilmente era un maschio adulto di una specie con reminescenze asiatiche e africane, anche se purtroppo non si può ricostruire il volto, per gli ingenti danni nella parte anteriore del cranio. Forse le ruspe, intente ad eseguire dei semplici lavori stradali, hanno danneggiato involontariamente questo straordinario reperto, il quale per ora rimane l’umico esemplare. Nonostante sia stato danneggiato sia dagli agenti atmosferici (anche se è stato ben protetto da uno strato di argilla) e dalle ruspe, Argil rimane senza dubbio una straordinaria scoperta, un tassello in più per conoscere l’evoluzione umana, pari all’importanza dell’Homo Erectus.
Anche se adesso Ceprano è conosciuta per essere la patria di Argil, è ben collegata con le principali reti viarie come ad esempio con l’Autostrada del Sole. E’ una meta molto ambita dagli amanti della natura, in quanto è immerso nel verde e per le bellissime grotte naturali della vicina Pastena.