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Storia di Ventotene

L’isola di Ventotene è frutto di successive e ripetute eruzioni vulcaniche, che si verificarono più di un milione e settecentomila anni fa.  Abitata fin da epoca protostorica, sono presenti in questa terra selvaggia resti di abitazioni e di vita antica che si concentrano com’è naturale in qui territori, a ridosso dalle rocce, ma non distanti dal mare.

Nota ed abitata in epoca romana, l’isola prese nomi differenti fra i quali vogliamo ricordare Pandaria e Pandotira. Venne fin dal I sec. a.C utilizzata come luogo d’esilio per quei membri della famiglia imperiale che dimostravano troppa dissolutezza nel proprio vivere. Il territorio venne dunque utilizzato per la costruzione di dimore che dovevano ospitare personaggio di un certo rilievo e fama.

L’isola di Ventotene acquisisce presto un ruolo di rilievo, probabilmente  per il fatto di porsi  a metà strada fra le coste laziali e le coste campane, posizione strategica che  non dovette fuggire ai sagaci imperatori. Molti secoli dopo l’isola diventerà meta e approdo della dinastia dei Borboni, che come i romani decisero di abitare l’isola di incantevoli e certo immani costruzioni che dovevano  attestare la magnificenza della dinastia.

Il ruolo di isola votata all’esilio di personaggi illustri non muore nemmeno in epoca moderna: Ventotene diverrà dimora di Spinelli e Rossi, redattori del Manifesto di Ventotene. Questi vennero confinati sull’isola in quanto forti oppositori del regime. Il lembo di terra ospiterà inoltre fra i tanti un ex presidente della Repubblica Sandro Petrini. Il nome dell’isola è probabilmente degradazione dei suoi originari e si dovrebbe riferire alla ventosità dell’isola.

In breve: La storia di Ventotene: dalle origini agli esili illustri.
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