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Cosa vedere a Ventotene

Piccola isola che si fa contenitrice di molti tesori. Fra questi abbiamo l’obbligo di ricordare la grande Villa, dimora degli esiliati imperiali e quindi di lusso indiscutibile, nota con il nome di Villa Giulia, e sita nella Punta Eolo. Si estendeva per trecento metri di lunghezza e cento di larghezza circa, ora allo stato di rudere, dal quale trasuda certamente fascino ipnotico. Le cisterne di alimentazione dell’acquedotto rispondevano al bisogno dell’isola di assicurarsi riserve di acqua anche in periodi siccitosi. Due gli immensi serbatoi che raccoglievano direttamente le acque piovane e quelle di filtrazione, di cui si trovano resti sono ancora oggi nella parte meridionale dell’isola.

Interessanti i resti della necropoli cosi come l’affascinante porto d’epoca romana. Questo è risultato di una escavazione di un terreno tufaceo che degradava naturalmente a mare. Il bacino è  protetto dalla roccia e risulta profondo non più di tre metri. L’imboccatura del porto è rivolta a est, posizione strategica che consentiva l’accesso anche in condizioni avverse del tempo.

Da non dimenticare la peschiera, che ancora oggi da mostra di se ai piedi del faro. Scavata nella roccia e organizzata secondo una serie di canali e saracinesche atte a non disperdere il pesce in mare, la peschiera era fortemente produttiva.  E’ probabile che questi edifici abbiano perso quasi totalmente la loro utilità nel momento in cui la famiglia imperiale dismise l’isola dal ruolo di terra d’esilio. Ci riferiamo più o meno alla fine del I secolo d.C. Gli edifici verranno poi in parte riutilizzati in epoca Medievale.

In breve: Villa Giulia, il porto romano e le altre bellezze di Ventotene.
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